Castellucciani nel mondo

storie di castellucciani emigrati

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Tra la fine del XIX secolo ed i primi 20 anni del secolo scorso molti italiani sono emigrati all'estero, in particolare negli U.S.A. Tale fenomeno ha interessato ovviamente anche gli abitanti di castelluccio che in numero anche consistente hanno "tentato la fortuna" oltre oceano. Molti sono tornati, altri no.
Castellucciani nel mondo che leggete queste righe, inviateci altre storie che vi riguardano, saremo ben lieti di pubblicarle.

During the final part of the 19th century and the first 20 years of the 20th century, many Italians emigrated abroad, especially to US. Inhabitants from Castelluccio as well sought their fortune in the other side of the ocean. Some of them came back, some did not. If you’re from Castelluccio and you’re reading our web site, send us your story and we’ll be glad to publish it.

La storia di Ambrogio Brandimarte
Di Walter Testa
Ambrogio Brandimarte nato a Castelluccio di Norcia il 13/5/1889 da Arcangelo (1858-1934) e Leonilde Clavari (1867-1916), partì per gli U.S.A. a soli sedici anni (insieme ad altri castellucciani), sbarcò a Ellis Island dalla Konig Albert il 15 giugno 1905. Uno dei suoi primi lavori fu nel New Jersey, in una industria tessile; questo fu probabilmente il suo primo contatto con grandi macchine industriali e suscitò in lui la grande passione per i macchinari che lo accompagnò per tutta la vita. Lavorò anche in miniere di carbone, in Pennsylvania e West Virginia, è lì che imparò a parlare inglese senza accento ed a leggerlo molto bene. Altri parenti seguirono l’esempio di Ambrogio, il 15 novembre 1905 fu raggiunto dallo zio Raffaele Brandimarte (1864-1927), nel 1906 arrivò il fratello Lazzaro (1892-1963). Lo zio Raffaele (il mio bisnonno) stette 2 anni, poi tornò in Italia, tornò negli U.S.A. almeno altre 2 volte, nel 1913 e all’inizio degli anni ’20, ma formò la sua famiglia a Castelluccio di Norcia.
Foto da E.V.Barr - Ambrogio Brandimarte 1913
Foto da E.V.Barr - John Feorene 1909
Ambrogio viveva in una pensione a Fairmont (West Virginia) quando incontrò John Feorene, che lo assunse come tagliatore di carne. La sorella della moglie di John si chiamava Antonia Maria Baldassarre in Farina, era vedova da poco e conobbe Ambrogio, di lì a poco si sposarono (1910).
Quando si sposò con Ambrogio, Antonia aveva quattro figlie (Mary Clara, Emily, Clementina e Quidalena) avute dal precedente marito (Guido Farina). Con Ambrogio, Antonia ebbe ulteriori 4 figli, Leonilda, Dominic, Arcangelo e Pietro Paolo.
John Feorene, aiutò economicamente Ambrogio per chiamare a se alcuni dei suoi fratelli e suo padre (la mamma era già deceduta) così che nel 1920 arrivarono negli U.S.A. Arcangelo (padre), Orlando (1910-1987), Federico (1904-1979), Maria (1896-1979) ed Ottavio (1902-1982). Il fratello Settimio (1899-1933), andò negli U.S.A. 2 volte, nel 1921 e nel 1922, ma rientrò presto in Italia per motivi di salute e morì in giovanissima età. Solamente il piccolo Orlando visse pero nella fattoria di John Feorene.
Feorene era un uomo d’affari di successo, aveva una macelleria, produceva prodotti caseari, li vendeva in un negozio ed aveva una bellissima casa, egli era il padrone del suo dominio. Aveva una tempra terribile e, a molti ha rovinato i pasti, quando era arrabbiato prendeva la tovaglia apparecchiata per un angolo e tirandola faceva volare in terra piatti e cibo. Quando la sera recitava il rosario, insisteva nel coinvolgere tutti i familiari. Era un uomo pio un minuto, un tiranno il minuto successivo !
John fu per i figli di Ambrogio un secondo padre, si consideri che in effetti tutta la famiglia era sua ospite, Dominic era il suo preferito, era sempre con lui.
Ambrogio, quando si mise in affari dimostrò di essere il contrario di John, era un uomo che si era praticamente formato da solo, era a suo modo brillante, era interessato a molte cose in particolare macchinari, elettronica, spazio, transistor, televisioni. Ricorda Emily che era in grado di costruire macchinari e una volta, sotto un albero davanti a lei, costruì una radio a transistor utilizzando vari pezzi elettronici e fili. Diceva che un giorno l’uomo, assumendo una piccola compressa avrebbe soddisfatto il fabbisogno di vitamine, proteine etc. e che prima o poi avrebbe camminato sulla luna, ma non fece in tempo a vederlo.
In piedi: Raffaele, Gina, Arcangelo, sconosciuto, seduti: sconosciuto, Lazzaro. Tutti i conosciuti Brandimarte, circa 1923.
Foto da B.Brandimarte - Arcangelo Brandimarte circa 1929
Aiutò nella fattoria installando macchinari per la pastorizzazione e l’imbottigliamento del latte. Conosceva perfettamente la sua automobile, ma amava gli aerei, in un periodo della sua vita aveva pensato di unirsi ad una pattuglia di acrobati dell’aria, solo John riuscì a convincerlo a desistere ricordandogli che aveva una famiglia.
Antonia Maria morì nel 1929 di cancro. Passò gli ultimi mesi della sua vita in un letto. L’anno successivo Feorene tornò in Italia, lasciando la gestione del negozio e della macelleria nelle mani di Ambrogio e la fattoria in quelle di Henry Chicarelli. In quel momento due delle figlie di Antonia Maria avute dal precedente matrimonio erano sposate, le altre due ed i figli di Ambrogio erano tutti impegnati nella fattoria, chi nel negozio, chi nella macelleria, che mungeva il latte, chi faceva le faccende domestiche.
Ambrogio non si dedicò in particolare a qualche lavoro, doveva gestire il negozio, ma raramente era lì. Il negozio apriva prestissimo e chiudeva tardi. A causa della depressione e del fatto che Ambrogio non aveva esperienza di gestione, gli affari non andarono benissimo, cosi che, la fattoria con i suoi 56 acri di terreno furono venduti. Bisogna anche considerare che Ambrogio, si trovò a trenta anni padre di 8 figli, vedovo a quaranta !
Provò a mantenere ancora il negozio, entrando in società con altre persone che alla fine presero anche la sua parte. All’inizio degli anni ’40, comprò una casa in Potomac avenue, sempre a Fairmont.
Ambrogio era un uomo molto forte, quando morì aveva ancora tutti i denti in bocca, tranne uno che si era tolto da solo, era un tuttofare, in grado di riparare qualsiasi elettrodomestico, dal frigorifero al tostapane. Morì a causa di una appendicite nel 1961.
Ambrogio, Lazzaro, Maria e Ottavio hanno una grande discendenza che vive negli U.S.A., Federico adottò una bambina, Orlando non ebbe figli.
Foto da E.V.Barr - Ambrogio e famiglia 1913
Foto da E.V.Barr - Ambrogio e famiglia 1919
Ringrazio Emily V. Barr di Fairmont, WV (recentemente scomparsa, nipote di Antonia Maria Baldassarre) che mi ha mandato il racconto dal quale ho estrapolato la maggior parte delle notizie che conosco, Barbara Brandimarte da Fairmont WV e tutti i parenti "americani" con cui ho scambiato piacevolissime e-mail negli ultimi mesi. Le notizie riguardanti i viaggi negli U.S.A. sono sugli archivi di Ellis Island.
   

 

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