|
ASPETTI CULTURALI DELLA FESTA DELLA MADONNA ADDOLORATA
Di Giuseppe Iacorossi
Molti anni fa le ragazze da marito di Castelluccio aspettavano con
impazienza il giorno della festa della Madonna Addolorata e non appena
le campane suonavano correvano subito in chiesa per mettersi in bella
mostra nei primi banchi nella parte della chiesa riservata alle donne.
La ricorrenza era molto sentita in quanto un ricco signore, centinaia
d’anni fa, non avendo figli a cui lasciare i suoi beni decise di donarli alle ragazze da marito di Castelluccio. Istituì una dote per due ragazze che comprendeva tutto il corredo per la casa e una somma che doveva servire per l’acquisto di un vestito che doveva essere uguale per tutte e due. Le ragazze a cui andava la dote dovevano essere estratte a sorte, la terza domenica di settembre, durante la Santa Messa in onore della Madonna Addolorata tra tutte quelle battezzate nella Chiesa di Castelluccio. Il Parroco della Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo era il custode del lascito e lui personalmente doveva dare alle ragazze la somma necessaria per l’acquisto delle stoffe e per la cucitura del vestito che doveva essere indossato il giorno della festa dedicata alla Madonna Addolorata.
Esauritosi il lascito, che è durato per moltissimi anni, rimase l’usanza che le due ragazze estratte per fare le Santesi nel giorno dedicato alla Madonna Addolorata andassero per la questua la terza domenica di ogni mese e con il ricavato della questua dovevano comprarsi la stoffa per il vestito, dovevano comprare le candele e l’olio per i lumi che adornavano, accesi, la statua della Madonna durante tutta la novena ad essa dedicata e dovevano preparare un pranzo (con poche portate) per le due famiglie riunite. Quando avanzavano dei soldi questi andavano al Parroco che doveva dire delle messe in suffragio delle anime sante del purgatorio.
Fino alla fine degli anni settanta questa tradizione si è mantenuta viva poi man mano, con lo spopolarsi del paese, questa bella usanza era quasi del tutto sparita. Per fortuna, le poche donne rimaste, tutti gli anni, anche se erano sposate e con figli (la tradizione voleva che le due Santesi fossero giovani e da marito quindi “Vergini”) hanno mantenuto viva la tradizione sostituendosi alle ragazze che non c’erano più in paese onorando la festa della Madonna Addolorata. In questi ultimi anni cè stato un ritorno alla celebrazione di questa festa e molte donne e ragazze d’origine Castellucciana ma residenti altrove hanno chiesto di essere estratte come Santesi.